martedì 29 aprile 2008

senza titolo

Sì, perchè non esiste un titolo che riassuma il senso di quello che la nostra vita ci regala o ci toglie.
Quante volte siamo stati messi a dura prova dagli eventi della vita e, mentre sul momento abbiamo temuto di non farcela, di sentirci schiacciare dal dolore, subito dopo ci siamo resi conto che la vita non è questo.
Ogni volta che ci sentiamo disperati, qualcosa dentro ci fa rinascere, a volte, quasi sempre, ancora più forti. Perchè niente può sconfiggere la voglia di andare avanti, di vivere.
Esiste solo un momento ben preciso e deciso che stabilisce quando è arrivato il momento di andare.
Fino ad allora, tutti noi abbiamo il dovere di continuare a vivere...
Tiffany

contrasti

Tutto e niente,
piacere e dolore,
sapore e mancanza,
appartenenza e possesso,
tumulto e quiete,
silenzi e grida,
lontananza e contatto,
sogno e realtà,
profumo ed assenza.
I contrasti tra noi.
Laura

chiarimento

Avrei voluto eliminare dei post ma non l'ho fatto perchè :
1) avrei anche eliminato dei commenti
2) avrei eliminato degli autori del "peso" di Madre Teresa di Calcutta;
Ho preferito quindi eliminare ciò che era ininfluente: un nick; possiamo tranquillamente proseguire il nostro viaggio.

Ciao e grazie

Laura

mercoledì 23 aprile 2008

duemilaottantuno

Quando cielo e mare
non si specchieranno nei miei occhi,
e dalle labbra consumate dai baci
sarà svanito il rosso delle fragole…
Quando la tua poesia
non mi darà più lacrime di felicità,
e le mie parole non sapranno più
ritrarre e colorarti la vita…
Quando l’orizzonte
avrà smarrito le sfumature del tramonto,
ed i gelsi non avranno più foglie
per celare due corpi abbracciati…
Quando il respiro
non potrà più smuovere la fiamma
e le mani non troveranno strada
per racchiudersi nelle tue…
Allora, solo allora dovrò smettere di amarti.
Laura

Silenzi

Ci sono silenzi che costruiscono enormi castelli,
nelle nostre anime scosse;
e noi raccogliamo in essi bauli di parole,
di emozioni, di doni mai offerti,
che finiscono con l'incenerirsi al primo fuoco,
o con l'ammuffire,
e coinvolgere nel loro decadimento le mura intere.

Buongiorno amore

Mi piace sedermi al tavolo e, ancora in vestaglia, bere assieme a te il primo caffè e scambiare due chiacchiere e quattro coccole….. perciò eccomi qui, davanti ad un monitor, ad indirizzarti una nuova e-mail.
Caro amore mio,

giovedì 17 aprile 2008

il mio deserto

Non avessi mai visto il sole
avrei sopportato l'ombra
ma la luce ha aggiunto
al mio deserto
una desolazione inaudita.


lunedì 14 aprile 2008

all' amico

Io so bene che dentro la mia stanza
c'è un amico invisibile,
non si rivela con qualche movimento
né parla per darmi una conferma.

Non c'è bisogno che io gli trovi posto:
è una cortesia più conveniente
l'ospitale intuizione
della sua compagnia.

La sola libertà che si concede
è di essere presente.
Né io né lui violiamo con un suono
l'integrità di questa muta intesa.

Non non potrei mai stancarmi di lui:
sarebbe come se un atomo ad un tratto
si annoiasse di stare sempre insieme
agli innumerevoli elementi dello spazio.

Ignoro se visti anche altri,
se rimanga con loro oppure no.
Ma il mio istinto lo sa riconoscere:
il suo nome è Immortalità.

sabato 12 aprile 2008

Patrizia


Ti ho incontrata,
mentre cercavi il sereno
in una finestra di parole;
ti ho letta,
disperazione del mattino
quando buongiorno non era;
ho riso con te,
per il tempo speciale
in cui l’orizzonte era rosa;
ti ho nascosta nell’anima,
per proteggere il tuo cuore,
dagli agguati del buio;
io,
che non sono gioia, ma ti sorrido,
che non sono amore, ma ti voglio bene,
che non sono vita, ma sono vera,
vivo anche per te, amica mia.

Laura


Lettera alla mia mamma

Il nostro : un rapporto conflittuale seppure sempre bellissimo.
Volevo essere sempre quello che eri tu, una donna forte, quella che aveva sempre una risposta a tutti gli interrogativi, quella donna che bastava guardare per trovare le certezze, che in quel momento servivano.
Mi guardavo allo specchio e cercavo di assomigliarti il più possibile.
Una coda di cavallo quando la facevi, scioglievi i capelli ed ecco che subito ero pronta ad imitarti. Poi la crescita e i primi scontri.
Dopo, la mia casa fatta un pò anche a tua immagine, entrarci mi faceva sentire sicura e ti sentivo vicina come se tu fossi stata con me.
Un giorno la mia vita è mutata e di fronte al dolore sei arrivata in punta di piedi, a proteggere dalla sofferenza la cosa più bella della tua vita.
Ti chiesi che tu mi aiutassi a capire perchè tanto dolore, ma tu abbassando gli occhi, mi rispondesti che a quella domanda non avevi risposta.
Mi dicesti solo che l'unico rimpianto che avresti portato via con te, sarebbe stato quello di non poter rivedere più due occhi verdi che sorridevano.
Si perchè, si sorride soprattutto con gli occhi.
E oggi seppure adulta, sono qua a scrivere che ho sempre bisogno di te. Ti voglio bene mamma.
Tiffany...
Scritto e postato da Tiffany

giovedì 10 aprile 2008

.............

Un cappotto nero ed occhi spenti dietro ad occhiali scuri, così ti ho accompagnato.Percorrevo un viottolo sola con il dolore che era soltanto mio.Su quel viottolo la mia vita camminava accanto a me, insieme al dolore che nessuno poteva e mai avrei voluto, consolare.Il momento dell'arrivederci, una rosa bianca appoggiata sul legno della tua nuova casa, un pezzo del mio cuore lasciato per sempre con te, perché ti facesse compagnia e ti ricordasse che nella vita avevo avuto la cosa più bella che potessi aspettarmi: te, angelo mio.Poi un cancello, fuori il mondo ma dietro quel cancello un angolo del mondo ancora più bello, perchè da quel giorno, c'eri tu.
La tua mamma...

Scritto e postato da : Anonimo


il vestito rosso

In soffitta c'è un vecchio baule.
L' ho aperto e dentro ho trovato la mia vita.

Ricordi di una bambina.
Colori disegnati sul viso di una ragazzina,
che sorrideva alla vita.

Rimpianti di una donna che vorrebbe
poter indossare di nuovo quell' abito rosso,
che la vide felice.

Ma la vita, all'improvviso si è messa a sedere....

Tiffany...

scritto e postato da Tiffany



mercoledì 9 aprile 2008

A te

A te, che sei il mio orizzonte.
A te, che mi hai regalato i tuoi sogni,
che mi dai il coraggio di affrontare la paura,
e anche nella paura trovo la forza,
perchè la guardo con i tuoi occhi.
A te, che hai cambiato la mia vita,
a te che l'hai portata via con te.
A te, che ogni giorno dedico la mia vita
perchè quello che rimane è solo tuo.
A te, che sarai sempre nel mio cuore
e che amerò come nessuno mai potrò amare.

Tiffany...

scritto e postato da Tiffany

martedì 8 aprile 2008

casa

Bagliori in lontananza
che ricordano casa,
in inverno la calma.
Cascate di luci nel buio,
i boati sono come il respiro.
Le urla cosa lontana,
abitudine, casa anche loro.
Inginocchiati e prega camerata,
vediamo se s'alzano.
Essere vento e tutto piegare
mai avendo un posto nel mondo.

Postato da Eleusi



io ti chiesi

Io ti chiesi perché i tuoi occhi
si soffermano nei miei
come una casta stella del cielo
in un oscuro flutto.
Mi hai guardato a lungo
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
mi hai detto poi, con gentilezza:
ti voglio bene, perché sei tanto triste.
di : Hermann Hesse da Poesie romantiche

vita

Nel rito del sole
che ancora nel mare
non muore,
nel fuoco che scioglie
il sigillo violato
del cuore,
nel crollo inatteso
di torri d’avorio
invecchiate,
nel viso e negli occhi
che vedo chiamando
il tuo nome,
cercando la luce
sorprendo e ritrovo
la vita.
(2007)

oggi e domani

Con gli occhi alla sabbia
sfiorata e distesa dall’onda,
cammino al tuo fianco;
impronte indiscrete
rivelano passi incrociati,
riuniti e slacciati;
ti sfuggo, mi prendi,
di mani e di braccia mi scaldi.

Con gli occhi nel sole
di un rosso e sereno tramonto,
cammini al mio fianco;
provenienze diverse
intrecciate ad un bivio,
voglia di unica meta;
ti chiedo, mi prendi,
di oggi e domani mi avvolgi.


lunedì 7 aprile 2008

non sarebbe la mia vita

La vita sarebbe forse più facile
se io non ti avessi mai incontrata.
Meno tristezza ogni volta che dobbiamo separarci
meno paura della prossima separazione
e di quella che ancora verrà.
E anche quel poco
di nostalgia impotente,
che quando non ci sei vuole l'impossibile,
e subito, fra un istante...
e che poi,
poiché non è possibile,
resta turbata
e respira a fatica.
La vita sarebbe forse più facile
se non ti avessi mai incontrata.
Soltanto non sarebbe la mia vita.

Erich Fried(1921-1988)
poeta austriaco

postato da Marco*

giovedì 3 aprile 2008

con tutti i sensi

chiudi gli occhi ed abbandonati al piacere che insieme al mio cresce e si espande, trattenendo il fiato tra un bacio e l’altro, lasciando che mani e bocche golose trovino traccia di reciproco desiderio e poi si incontrino, accompagnando le carezze, mentre il respiro si spezza e si confonde nella scelta tra un sì offerto ed uno ricevuto

aspetta che le mie labbra ti sfiorino, percorrano il tuo corpo lasciando traccia umida di me; respirando sulla tua pelle ne riconosco gli odori, faccio miei tutti i tuoi sapori lasciandomi eccitare da quelli intensi di passione mentre ti accarezzo lieve, seguendo la strada che i tuoi muscoli, contraendosi d’attesa, indicano alle mie dita.

abbracciami forte per fermare il desiderio, per non lasciarlo correre, rinnovami le tue parole d’amore fino a quando, arreso alla passione ti unisci a me in un unico lento ondeggiare dei fianchi, sensuale come un’antica danza tribale ritmata dal pulsare accelerato dei nostri cuori

guardami, non perdere un solo istante del mio godere d’ appartenenza, chiamami e pretendimi con voce arrochita… portami con te al culmine del piacere, brucia del mio calore in un ultimo sì e sciogliti ancora in me, meraviglioso tributo al mio essere Donna, rinnovato omaggio al tuo essere Uomo con me.

Così ti sento, così ti appartengo, e con il sesto senso ti amo.


(2007)

martedì 1 aprile 2008

tu ed io




Resterei così, di fronte a te per ore ed ore… nel silenzio interrotto solo dal desiderio di un’altra carezza, di un altro brivido che non mi fai mancare.
Che intesa meravigliosa tra noi; non sono necessarie parole: tu, saggio e forte mi parli di te ed io ti ascolto, ora rapita dal tono calmo e costante della tua voce ora intimorita da scatti d’ira e dal tuo fare tumultuoso; così ti vivo, ed aspetto che la tempesta passi, amandoti senza riserve e sentendoti visceralmente parte di me, desiderando di immergermi ancora tra le tue braccia infinite.
Ti parlo spesso; della mia anima ti racconto, pur sapendo che ormai hai letto i miei occhi, che nessuna parola potrà svelarmi meglio di quando mi abbandono a te e voluttuosamente lascio che mi accarezzi fino a che il tuo ritmo cattura il mio ed insieme, isolati dal mondo, viviamo il crescendo di un amplesso che sembra non debba mai aver fine.
Ti guardo rapita catturando bagliori ed ombre, affondo il viso tra le braccia per nasconderti una tristezza passeggera e sento forte il tuo odore, ancora il tuo sapore sulla pelle, lacrima immensa di vita.
Catturi per me i colori più belli del giorno, la luna e le stelle illuminano le nostre notti e me ne offri l’argento come pegno d’amore.
Lascio che il mondo si consumi al di fuori di noi ed ancora di più mi rifugio nel nostro spazio al quale nessuno può accedere indesiderato. Tu sei mio ed io ti appartengo, Mare.