giovedì 10 aprile 2008

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Un cappotto nero ed occhi spenti dietro ad occhiali scuri, così ti ho accompagnato.Percorrevo un viottolo sola con il dolore che era soltanto mio.Su quel viottolo la mia vita camminava accanto a me, insieme al dolore che nessuno poteva e mai avrei voluto, consolare.Il momento dell'arrivederci, una rosa bianca appoggiata sul legno della tua nuova casa, un pezzo del mio cuore lasciato per sempre con te, perché ti facesse compagnia e ti ricordasse che nella vita avevo avuto la cosa più bella che potessi aspettarmi: te, angelo mio.Poi un cancello, fuori il mondo ma dietro quel cancello un angolo del mondo ancora più bello, perchè da quel giorno, c'eri tu.
La tua mamma...

Scritto e postato da : Anonimo


5 commenti:

Anonimo ha detto...

Struggenti parole; non ho dubbi sull'autenticità dello scritto, vengono da un'anima disperata.
Amica mia, ti abbraccio fortissimo, chiunque tu sia.

Laura (cassy)

Anonimo ha detto...

Ho ripercorso con dolore quel giorno, ma l'ho fatto con te cara Amica mia e sono felice di averti regalato questo spaccato della mia vita.
E che queste poche parole siano una speranza per chiunque le leggerà, perchè la vita, nonostante quello che possa riservare, vale sempre la pena di viverla.
Non ho dubbi, tu sai chi sono.
Ti abbraccio

P.

Anonimo ha detto...

...sto piangendo...
e... ti abbraccio...FORTE

Anonimo ha detto...

Che siano lacrime che sanno di buono...
Perchè le emozioni sono regalate da lui attraverso me e quindi bellissime e il pianto deve sapere di buono.

P.

Anonimo ha detto...

C'è un sole bellissimo oggi, sembra che finalmente la primavera si sia svegliata e abbia deciso di tornare a riscaldarci.
Ma in questa bellissima giornata di sole, ecco che si affacciano i miei sensi di colpa.
Tu, dovresti essere accarezzato da questo sole.
Un giorno mi dicesti "Chi resta deve vivere per chi se ne va".
Uno dei tuoi tanti presagi...
Oggi mi chiedo se davvero sia giusto che io viva anche per te...