lunedì 14 aprile 2008

all' amico

Io so bene che dentro la mia stanza
c'è un amico invisibile,
non si rivela con qualche movimento
né parla per darmi una conferma.

Non c'è bisogno che io gli trovi posto:
è una cortesia più conveniente
l'ospitale intuizione
della sua compagnia.

La sola libertà che si concede
è di essere presente.
Né io né lui violiamo con un suono
l'integrità di questa muta intesa.

Non non potrei mai stancarmi di lui:
sarebbe come se un atomo ad un tratto
si annoiasse di stare sempre insieme
agli innumerevoli elementi dello spazio.

Ignoro se visti anche altri,
se rimanga con loro oppure no.
Ma il mio istinto lo sa riconoscere:
il suo nome è Immortalità.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non siamo di nessuno se non solo della nostra vita... possiamo solo sperare, al nostro distacco, di restare immortali dentro chi ci ama.
E se avremo bisogno di avere conferma, basterà soltanto frugare nel nostro cuore.
I ricordi, che niente e nessuno potrà cancellare, saranno sempre pronti a ricordarci chi... ha un posto fisso accanto a noi.
Tiffany...